WorldTour, l'UCI vorrebbe considerare anche i punti ottenuti in altre discipline nell'assegnazione delle licenze: "In questo modo, possiamo offrire un
Ieri alle 11:55 AM
Nella lotta per ottenere una licenza WorldTour potrebbero essere prese in considerazione anche altre discipline in futuro. Al momento, per stilare la classifica di merito che individua le 18 squadre che hanno il diritto a far parte della massima divisione, vengono conteggiati solamente i punti ottenuti nelle corse su strada, ma l’Unione Ciclistica Internazionale sembra intenzionata a cambiare le cose. Secondo quanto dichiarato dal direttore sportivo dell’UCI Peter Van Den Abeele a Sporza, infatti, il massimo organismo mondiale del ciclismo starebbe studiando la possibilità di tener conto anche dei punti conquistati dai corridori in specialità come ciclocross, pista, mountain bike, gravel o BMX, in modo da premiare la multidisciplinarietà e le formazioni che la sostengono.
“Ci impegneremo affinché i punti delle altre discipline siano inclusi nella classifica a squadre che determina le licenze WorldTour – le parole di Van Den Abeele – Una squadra come la Ineos Grenadiers ha un corridore di punta come Filippo Ganna, che gareggia nei principali eventi su pista. È fantastico, ma in cambio la Ineos non riceve punti WorldTour per questo. Vogliamo discutere e cambiare questa situazione. In questo modo possiamo offrire un valore aggiunto alla squadra, dichiarando che la sosteniamo pienamente quando fa gareggiare i corridori in altre discipline“.
“I fratelli Roodhooft (proprietari della Alpecin-Deceuninck, ndr) lo fanno con la loro squadra su strada, con i corridori di ciclocross, con quelli di MTB e anche nell’e-cycling – ha proseguito il direttore sportivo dell’UCI – È per questo che vogliamo premiare le squadre. I punti che Van Der Poel e Van Aert guadagnano in Coppa del Mondo, potranno portarli con loro su strada“. In ogni caso, questa riforma “potrà essere attuata non prima del 2026, con il nuovo ciclo del WorldTour”, ha concluso Van Den Abeele.
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