UAE Team Emirates-XRG, fiducia illimitata in António Morgado: "È uno dei corridori più importanti per il futuro della nostra squadra"

Ieri alle 04:37 AM

A ventun anni ancora non compiuti, António Morgado ha già alle spalle un anno da professionista e, soprattutto, sembra avere davanti un futuro luminoso. Il portoghese, secondo ai Mondiali U23 di Glasgow 2023 e quinto al Giro delle Fiandre 2024, fa parte della UAE Team Emirates-XRG, ovvero della formazione indiscutibilmente più forte di questo periodo. Ci si aspetterebbe, in un contesto del genere, che un ventenne abbia uno spazio relativo nelle strategie di squadra, ma Morgado è già una realtà e, soprattutto, può vantare una grande considerazione da parte dei tecnici della formazione emiratina.

“Morgado è incredibilmente versatile – le parole del direttore sportivo della UAE-XRG, Joxean Matxin Fernandez, raccolte da Sporza – Sa vincere a cronometro, imporsi nelle volate ristrette e stare con i migliori anche su pendenze in doppia cifra, com’è successo alla Volta ao Algarve 2024. Per il 2025, António dovrà semplicemente essere più costante nelle sue prestazioni, in modo da fare così un passo avanti nel suo sviluppo. E crediamo che potrà compiere questo passo correndo un Grande Giro per la prima volta in carriera”.

Il Grande Giro in questione, per il giovane portoghese, sarà la Vuelta a España 2025: “Penso che Morgado debba credere di più in se stesso – aggiunge Matxin – Noi poniamo su di lui una fiducia illimitata. Lo consideriamo uno dei corridori più importanti per la nostra squadra, guardando al futuro“.

Il giovane portoghese aveva strappato un sorriso, la scorsa primavera, quando, dopo il secondo posto ottenuto a Le Samyn, disse che non gli piacevano le corse sul pavé… Da allora le cose sono cambiate: “Sì, quelle gare hanno iniziato a piacermi un po’ di più. Mi sono reso conto che preferisco comunque quelle lunghe, come la Gent-Wevelgem o il Fiandre. La Parigi-Roubaix? Sì, penso di essere adatto anche a quella gara. Poi, so che per via delle mie caratteristiche fisiche, non potrò vincere un Grande Giro, ma voglio comunque a provare a migliorare le mie qualità da scalatore durante la mia carriera”.