Picnic PostNL, Fabio Jakobsen dice la sua sul tema sicurezza: "Limitare i rapporti non è una soluzione, bisogna mettere regole sui percorsi e sulle vo

Ieri alle 01:09 PM

Anche Fabio Jakobsen dice la sua sullo spinoso tema della sicurezza dei corridori in corsa. Dopo la proposta di Wout Van Aert, che ha individuato nei rapporti e nell’eccessiva velocità a cui oggi si muove il gruppo la principale causa di pericolo durante le corse, anche il velocista della Picnic PostNL ha voluto dire la sua, appoggiando la proposta del collega ma evidenziando come ci sia un altro elemento che deve essere considerato per favorire la maggiore sicurezza dei corridori, ossia i percorsi, specialmente nei finali di gara.

Proprio Jakobsen, infatti, nel 2020 è rimasto vittima di un terribile incidente al Giro di Polonia quando, nella volata della prima frazione e a seguito di un contatto con Dylan Groenewegen, finì catapultato oltre le transenne e contro la base dell’arco del traguardo, riportando gravi ferite che lo costrinsero ad un lunghissimo stop. Proprio per questo motivo secondo l’olandese l’attenzione andrebbe focalizzata sui percorsi e sulle strade che i corridori si trovano ad affrontare e che spesso sono caratterizzate da pericoli sia sulla carreggiata che soprattutto ai bordi delle strade, spesso ricchi di paletti, alberi o altri ostacoli che possono mettere in pericolo l’incolumità degli atleti.

Un’altra richiesta che arriva dal 28enne di Gorinchem riguarda anche gli arrivi in volata, situazioni che spesso si trasformano in un Far West e che spesso portano ad incidenti che potrebbero essere evitati inasprendo le regole sui comportamenti negli sprint: “Limitare i rapporti può essere un’idea – spiega il classe 1996 a Road Code – ma questa soluzione può essere aggirata. Si potrebbe fare qualche test. Ma secondo me la cosa a cui bisogna davvero fare attenzione è la sicurezza dei finali di gara e le tipologie di percorsi. Inoltre bisogna mettere delle regole più stringenti per gli arrivi in volata“.