Pedro Delgado impressionato da Tadej Pogacar: "Il suo regno è una dittatura. Credo che dominerà questo sport per i prossimi cinque anni"
Ieri alle 11:20 AM
Tadej Pogacar continua a ricevere elogi dai grandi ex del passato. Ultimo in ordine di tempo è il vincitore del Tour de France 1988 e di due Vuelta a España (1985 e 1989) Pedro Delgado, che, come recentemente fatto anche da campioni quali Francesco Moser, Bernard Hinault o lo stesso Eddy Merckx, non ha potuto esimersi dal commentare i risultati ottenuti dal fenomeno sloveno in questi anni e, in particolare, durante questa stagione, letteralmente dominata dal 26enne della UAE Team Emirates. Un dominio che, secondo il 64enne spagnolo, potrebbe durare ancora diversi anni.
“Il suo regno è una dittatura – ha dichiarato Delgado a Diario de Valladolid – È davvero forte. È un prodigio. È un altro Eddy Merckx. Nella dittatura di Pogačar, è impossibile [per i rivali] brillare. Le sue qualità fisiche sono fuori dal comune e, inoltre, gli piace dare spettacolo e vincere in grande stile, perché non si accontenta mai di qualcosa di meno”.
“Juan Ayuso e Carlos Rodríguez sono ciclisti che stanno crescendo – ha aggiunto il 64enne parlando dei due corridori spagnoli al momento più promettenti – Ma non sono al livello di Pogačar”. E, per Delgado, non lo è neppure Remco Evenepoel: “È davvero bravo, ma, al suo fianco, sembra che stia ancora imparando“.
“Pogačar è un vero prodigio – ha riconosciuto l’ex corridore iberico – Non so quanto durerà la sua era, non tanto per le sue qualità fisiche, ma perché ha fatto della vittoria un’abitudine. Potrebbe anche esserci un calo, ma credo che dominerà questo sport per i prossimi cinque anni“.
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