Intermarché-Wanty, Taco Van der Hoorn contrario alla limitazione dei rapporti per aumentare la sicurezza: "Andare veloce fa parte del ciclismo"

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Il tema della sicurezza continua a far discutere all’interno del gruppo. Oltre alle novità introdotte dall’UCI a partire dall’inizio del 2025, tra cui spicca la nuova regola dei cartellini gialli, all’interno del mondo del ciclismo prosegue senza interruzione la discussione su quelle che possono essere le soluzioni per aumentare il livello di sicurezza dei corridori nelle corse, tema che rimane sempre al centro dell’attenzione soprattutto in uno sport in cui, per sua natura, i rischi sono sempre dietro l’angolo. Tra le soluzioni proposte in passato, una delle più discusse è quella, lanciata da Wout Van Aert di limitare i rapporti sulle bici, in modo tale da limitare le velocità che i corridori possono sviluppare in sella.

Accolta sin da subito con più di qualche dubbio, questa proposta ha raccolto l’approvazione di alcuni atleti, ma altrettanti dubbi da parte di chi sostiene che la riduzione della velocità in gruppo non sia uno degli elementi più pericolosi, che invece sarebbero da ricercare nei percorsi e in alcune situazioni come quella del rifornimento fisso. Tra i corridori contrari alla limitazione dei rapporti c’è anche Taco Van der Hoorn che, intervistato da Cyclingnews in occasione del suo esordio stagionale al Tour Down Under, ha proposto soluzioni diverse rispetto a quelle del suo collega belga.

“Personalmente io non ho una cadenza altissima quindi preferisco sempre pedalare spingendo il rapporto più duro. Mi piace rimanere sulle 70 pedalate al minuto e quindi tendenzialmente ho dei rapporti più duri rispetto ai miei colleghi. Per me, a livello personale, questa modifica non sarebbe positiva. Io credo però che andare veloce faccia parte del ciclismo e credo che questa sia una discussione difficile da affrontare. Se limiti i rapporti bisogna anche vietare i body e le bici aerodinamiche perché ti fanno andare troppo veloce?”.

Secondo il corridore neerlandese l’attenzione dovrebbe essere spostata sulle zone di rifornimento fisso, momenti della corsa in cui il rischio di cadute aumenta sempre in maniera esponenziale: “Credo che le zone di rifornimento fisso siano le più pericolose… Tutti i corridori sono agitati, cercano di raggiungere il massaggiatore, si spostano da destra a sinistra, frenano, la situazione è sempre caotica. Un sacco di incidenti accadono nelle zone di rifornimento fisso perché sono caotiche. Si raccolgono borracce e tutti sono attaccati. Quando c’è più separazione è più facile prendere la borraccia e non condizioni gli altri corridori, i colleghi con cui ne ho parlato la pensano come me”.


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