FDJ-Suez, Demi Vollering si apre sui social: "Al Tour ho vissuto uno dei giorni più difficili della mia carriera"

01/28/2025 04:00 AM

Demi Vollering torna a parlare del Tour de France Femmes 2024. Arrivata alla vigilia da grande favorita, la scalatrice olandese oggi in forze alla FDJ-Suez ha attraversato otto tappe decisamente altalenanti, passando dalla Maglia Gialla ad un inseguimento disperato dopo la caduta nella quinta tappa e concludendo la corsa con la gioia della vittoria sull’Alpe d’Huez strozzata dalla delusione di aver concluso al secondo posto in classifica a soli 4 secondi dalla vincitrice Katarzyna Niewiadoma. Se però tutti hanno visto e vissuto la delusione di Vollering dopo l’ultima frazione, quasi nessuno conosceva la storia delle difficoltà che la stessa olandese ha vissuto il giorno prima durante la tappa con arrivo a Le Grand-Bornand.

In un lungo post sul suo profilo Instagram, infatti, la nativa di Pijnacker ha deciso di raccontare la sua esperienza di difficoltà a livello psicologico, utilizzando il suo esempio come strumento per cercare di rimuovere quel tabu che ancora oggi caratterizza molte delle patologie e delle difficoltà legate alla salute mentale.

“Una storia non raccontata. Questo è stato uno dei giorni più difficili della mia carriera. Fisicamente, stavo ancora recuperando dall’incidente di due giorni prima e mentalmente ero schiacciata dalla pressione – dei media, della squadra, delle persone che mi stanno accanto e di me stessa. Tutti continuavano a chiedermi come mi sentissi, e mentre cercavo di rimanere positiva, dentro di me ero spaventata ed insicura. Durante la gara ho raggiunto il punto di rottura. È difficile spiegare cosa ho provato, ma l’ansia ha preso il sopravvento e i miei pensieri hanno cominciato ad entrare in una spirale negativa. Non riuscivo a concentrarmi. Sentivo come se stessi deludendo tutti. Per la prima volta non riuscivo ad affrontare la cosa da sola.

Quello è stato il momento in cui ho deciso di parlarne con le mie compagne. Anche se non riuscivo ad esprimere totalmente quello che stavo provando, anche solamente dire “non sto bene” mi ha aiutato a togliermi un enorme peso dalle spalle. Mischa [Bredewold] non ha cercato di risolvere il problema o di sminuirlo, è semplicemente rimasta con me ricordandomi che è normale a volte sentirsi sovrastati e che non ero da sola. Quel giorno ho realizzato quanto sia importante parlare di quello che si sta attraversando. L’ansia può farti sentire bloccata e isolata, ma parlare dei propri sentimenti, anche se è difficile, può essere il primo passo verso il sollievo.

Voglio inoltre condividere qualcosa di personale in cui molte donne potrebbero ritrovarsi: più tardi in quello stesso giorno è iniziato il mio ciclo mestruale. Gli ormoni possono amplificare le emozioni e, con la pressione che stavo già sentendo, è stato troppo da gestire. Questo è un promemoria che i nostri corpi e le nostre menti sono profondamente connessi e, a volte, alcune cose sono semplicemente oltre il nostro controllo. Ripensando a quel giorno ho capito come quella sia stata una delle mie vittorie più importanti – non solo perché ho concluso al terzo posto ma anche perché ho superato uno dei momenti più difficili che ho mai affrontato. Per me quella potrebbe essere stata la vittoria personale più importante in tutto il Tour de France Femmes”.