Bilancio Squadre 2024: Decathlon AG2R La Mondiale

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Un nuovo marchio, importante, a sostenere la squadra e un programma a medio-lungo termine decisamente ambizioso erano state le fondamenta della stagione 2024 della Decathlon AG2R La Mondiale. Ebbene, meglio di così, la prima annata del “nuovo corso” non poteva andare. La formazione francese ha vissuto una primavera entusiasmante, ha visto i suoi corridori ben comportarsi in quasi tutti i terreni e ha raggiunto, dopo tanti anni, un podio finale in un Grande Giro. Inoltre, il contatore delle vittorie ha toccato quota 30, cifra che vale, considerando questo parametro, la miglior stagione dal 1999 a oggi. Lo spazio per crescere, peraltro, non sembra essersi esaurito e il futuro sembra poter riservare cose anche migliori alla squadra diretta da Dominique Serieys, succeduto a Vincent Lavenu proprio nel corso del 2024.

TOP

L’assoluto protagonista della stagione 2024 del team francese è stato senza alcun dubbio Ben O’Connor. Lo scalatore australiano non solo è stato in grado di conquistare un magnifico podio alla Vuelta a España, condito da una coraggiosissima vittoria di tappa attaccando in solitaria e da ben 13 giorni passati in maglia rossa, ma ha scandito tutta la sua annata con risultati di altissimo livello. A febbraio è arrivato secondo nella generale dell’UAE Tour vincendo sull’arrivo in salita di Jebel Jais, a marzo ha chiuso al quinto posto la Tirreno-Adriatico, ad aprile è poi arrivo il secondo gradino del podio al Tour of the Alps e il mese successivo il solido quarto posto al Giro d’Italia. Dopo l’exploit spagnolo di agosto è poi arrivata per lui la doppia ciliegina sulla torta ai Mondiali di Zurigo: titolo iridato nella staffetta mista e medaglia d’argento nella durissima prova in linea. Cosa chiedergli di più?

Non è stato un anno con tantissimi exploit quello di Valentin Paret-Peintre ma il successo ottenuto a Bocca della Selva al Giro d’Italia è uno di quelli che, seppur da solo, ti salva una stagione. Il 23enne di Annemasse è riuscito, pur in una stagione con tanti risultati lontani dai migliori, a centrare totalmente la preparazione per la Corsa Rosa, raccogliendo prima tre piazzamenti in top 10 al Tour of the Alps (chiuso al quarto posto in classifica) prima di mettere la ciliegina sulla torta al termine di una lunga giornata all’attacco al Giro. Per concludere le sue tre settimane di gloria raccoglie anche un secondo posto nell’ultima tappa di montagna a Bassano del Grappa, chiudendo alle spalle solo di quel Tadej Pogacar che in questo 2024 è stato a dir poco alieno. Le sue grandi prestazioni gli sono valse un nuovo contratto con la Soudal Quick-Step, ora starà a lui riconfermarsi.

L’altra menzione d’onore la merita l’altro vincitore di tappa dell’ultimo Giro d’Italia per la Decathlon AG2R La Mondiale, ossia Andrea Vendrame. Il successo di Sappada, giunto al termine di un azione solitaria di quasi 30 chilometri, rappresenta la vittoria più bella per il nativo di Conegliano, capace così di bissare il successo di tappa ottenuto sempre al Giro nel 2021. Da non dimenticare anche i piazzamenti d’onore raccolti al Trofeo Laigueglia e in due tappe del Giro di Romandia a confermare un’annata estremamente positiva per il classe 1994.

Altri due corridori che hanno portato dei bei risultati alla squadra sono stati Alex Baudin e Dorian Godon. Il primo si è confermato un giovane molto promettente, in particolare (ma non solo) nelle corse a tappe, dove ha colto una top-10 al Giro dei Paesi Baschi, sfiorato la top-20 al Giro d’Italia, salito sul podio finale al Tour of Guangxi e vinto il Tour du Limousin, oltre a chiudere al secondo posto il GP La Marseillaise e la Coppa Bernocchi. Il secondo è stato un po’ meno costante ma è riuscito comunque a ottenere due prestigiosi successi di tappa al Giro di Romandia, è stato battuto solo da Tadej Pogacar nell’ultima frazione della Volta a Catalunya e ha conquistato la top-10 in due classiche di livello come Freccia Vallone e Bretagne Classic.

Buona stagione anche quella di Benoît Cosnefroy. Il 29enne di Cherbourg-en-Cotentin, pur non riuscendo a conquistare una delle classiche di primissima fascia, è riuscito a mantenersi costante nell’arco di tutta la primavera, conquistando successi alla Paris-Camembert, alla Freccia del Brabante, al GP Morbihan e al Tour du Finistère, a cui si aggiungono anche una tappa alla Boucles de la Mayenne e tappa e classifica generale al Tour des Alpes-Maritimes. Il quarto posto alla Freccia Vallone e il sesto alla Strade Bianche, però, lasciano quel senso di incompiutezza, a cui si aggiunge anche il fatto di non aver partecipato a nessun Grande Giro. Nel finale di stagione una caduta al Renewi Tour lo costringe a porre fine anticipatamente alla sua stagione, lasciando dubbi su quello che sarà il suo 2025.

Stagione dai due volti anche quella di Paul Lapeira. Dopo i diversi successi nella prima metà di stagione (tra cui una tappa al Giro dei Paesi Baschi), il 24enne di Fougères si presenta al grande appuntamento stagionale, il Tour de France, forte della maglia di campione nazionale francese appena conquistata, ma sulle strade di casa sparisce totalmente dai radar. Il 18esimo posto di Torino è decisamente poco per chi avrebbe dovuto mettere in mostra il tricolore transalpino sulle strade di casa, lasciando così un po’ di amaro in bocca ai tanti tifosi francesi per le strade. La vittoria alla Polynormande al rientro alle corse dopo la Grande Boucle è l’ultima soddisfazione stagionale per il transalpino che poi colleziona numerosi ritiri nelle ultime gare dell’anno.

È invece mancato solamente il successo a Pierre Gautherat, che in questa sua seconda annata tra i professionisti ha dimostrato di essere cresciuto e di aver fatto un passo in avanti. Ben undici le top-10 ottenute dal veloce e resistente 21enne transalpino, che è riuscito a salire sul podio in tre occasioni, tra le quali un terzo posto nell’affascinante Tro-Bro Léon, ma sono degne di nota anche le due top-10 sfiorate in due classiche del Nord quali Omloop Het Nieuwsblad e Dwars door Vlaanderen. A contribuire al montante di successi stagionali c’è stato anche Valentin Retailleau, primo nella tappa finale della Boucles de la Mayenne; Clément Berthet non ha vinto, ma ha comunque portato il suo consueto buon contributo, grazie alla sua regolarità e alle capacità di tenuta. Buona, inoltre, la stagione di Bruno Armirail, che ha vinto il titolo nazionale francese a cronometro e che è stato sempre presente quando la squadra lo ha chiamato in causa, andando all’attacco con grande continuità anche sulle strade di Tour e Vuelta.

Ci sono preziose esperienze e qualche buon piazzamento nella stagione del 22enne Bastien Tronchon, bravo soprattutto nelle gare di un giorno caratterizzate da percorsi mossi, mentre Nicolas Prodhomme si è confermato corridore battagliero e capace di tenere botta su percorsi esigenti, così come Jordan Labrosse, i cui margini di crescita sono ancora tutti da valutare. Discreti piazzamenti, in particolare nelle brevi corse a tappe, ha raccolto anche Stan Dewulf, che ha iniziato tardi la stagione e sul quale la squadra punta molto, anche in chiave Classiche del Nord.

+++ Ben O’Connor
++ Valentin Paret-Peintre
+ Alex Baudin

FLOP 

Stagione al di sotto delle aspettative quella di Sam Bennett. Arrivato nella formazione francese ad inizio anno con l’obiettivo di conquistare qualche volata nei grandi palcoscenici internazionali, l’irlandese non riesce mai a rispondere presente quando la competizione sale, raccogliendo qualche piazzamento (secondo di tappa al Criterium del Delfinato, quarto a Nimes al Tour de France prima di ritirarsi al via della 17ª tappa), ma senza mai avvicinarsi al Bennett capace di vincere in tutti e tre i Grandi Giri. A metà maggio domina la 4 giorni di Dunkerque vincendo quattro tappe su sei (e conquistando due podi nelle altre), oltre alla classifica generale e quella a punti, ma decisamente troppo poco per chi, fino a qualche anno fa, dominava le volate più prestigiose al mondo.

Diametralmente opposta rispetto a quella del fratello è la stagione di Aurélien Paret-Peintre. Se entrambi riescono a far bene al Tour of the Alps, con Aurélien che riesce anche a conquistare una tappa, l’exploit di Valentin al Giro d’Italia non viene ripetuto dal fratello, che si deve accontentare al massimo di un quinto posto (stesso risultato raccolto anche qualche giorno prima alla Liegi-Bastogne-Liegi, momento più alto della sua annata). Dopo la fine del GT italiano, infatti, la stagione del 28enne prosegue senza altri particolari sussulti.

Alla luce delle aspettative della vigilia, una grossa delusione del 2024 della Decathlon AG2R La Mondiale è Felix Gall. L’austriaco, dopo un’incredibile stagione 2023, impreziosita dal successo di Courchevel al Tour de France oltre che ad un inaspettato ottavo posto in classifica generale, non è riuscito a reggere alla pressione portata dall’essere capitano, risultando così l’ombra di se stesso, totalmente l’opposto di quanto fatto vedere lo scorso anno. Dopo le prestazioni anonime di inizio anno alla Parigi-Nizza, al Giro dei Paesi Baschi e al Tour de Suisse, anche la Grande Boucle lo vede sempre lontano dalle posizioni che contano, con l’ottavo posto di Pla d’Adet che è decisamente troppo poco come miglior piazzamento. Si presenta al via della Vuelta a España come alla ricerca di un “esame di riparazione”, ma stecca totalmente anche l’appuntamento con la corsa iberica, sprofondando in classifica in occasione dell’arrivo al Cuitu Negru e chiudendo con un anonimo 29° posto, per il quale comunque bisogna tener conto anche del lavoro svolto in supporto a O’Connor. Ad inizio anno la squadra gli ha dato fiducia rinnovandogli il contratto fino al 2026, ora starà a lui dimostrare di meritare questa fiducia.

Ad aver deluso è poi il gruppo per le classiche del Nord, anche se Oliver Naesen ha mostrato segnali di ripresa dopo alcune annate negative, conquistando un quarto posto alla Omloop Het Nieuwsblad e un settimo al Giro delle Fiandre. Al contrario, ci si aspettava sicuramente di più da Dries de Bondt, che lo scorso inverno, chiuso da Mathieu Van Der Poel e Jasper Philipsen, aveva lasciato la Alpecin-Deceuninck proprio per trovare più spazi personali. Il 33enne belga, tuttavia, non è riuscito a ottenere grossi risultati a eccezione di una quinta piazza alla Dwars door Vlaanderen, mentre sia al Fiandre che alla Parigi-Roubaix (dove almeno è riuscito a entrare nella fuga) sono arrivati due ritiri.

Infine, rispetto alle ultime stagioni, si sono visti molto poco due corridori d’attacco come Nans Peters, capace in passato di conquistare una tappa al Tour, una al Giro e il Trofeo Laigueglia, e Geoffrey Bouchard, anche se riguardo a quest’ultimo bisogna sottolineare che la sua stagione è cominciata solamente a luglio dopo che un infortunio lo ha tenuto fuori per diversi mesi. Pochissimo ha fatto un Edvald Boasson Hagen ormai a fine carriera, e anche da Sander de Pestel, belga come Naesen, ci si aspettava qualcosa in più sulle strade a lui più congeniali.

Stagione di transizione per Victor Lafay, che è stato condizionato da un problema al ginocchio che si trascinava dal 2023 e che si è visto solo in qualche corsa di fine annata. Qualche sporadico piazzamento nella stagione di Damien Touze e di Larry Warbasse, mentre il neopro Gianluca Pollefliet avrà tempo a disposizione per ritagliarsi maggiori spazi, dopo un’annata in cui ha corso relativamente poco e quasi sempre a supporto di compagni più titolati. Jaakko Hänninen ha poi concluso una stagione in ombra, concludendo così la sua esperienza nel WorldTour, dato che nel 2025 proverà a cercare la sua dimensione in una Continental, sempre francese. Sembra invece del tutto conclusa la carriera di Franck Bonnamour, sospeso dall’UCI per motivi di doping e licenziato dalla squadra durante il mese di marzo.

– Dries De Bondt
— Sam Bennett
— Felix Gall

Classifica UCI

Al termine della stagione la Decathlon AG2R La Mondiale colleziona 15917 punti, chiudendo al sesto posto nella classifica UCI e guadagnando ben 12 posizioni rispetto alla 18esima piazza occupata alla fine dello scorso anno. Di seguito il dettaglio dei punti raccolti dai migliori 20 ciclisti nell’arco del 2024.

CORRIDORE
Nazionalità 
Punti
O’CONNOR BenAUS4096
COSNEFROY BenoitFRA1621
LAPEIRA PaulFRA1086
BAUDIN AlexFRA963
PARET-PEINTRE AurélienFRA906.1
GALL FelixAUT869.1
BENNETT SamIRE744.1
PARET-PEINTRE ValentinFRA706
GODON DorianFRA702.1
NAESEN OliverBEL691.1
VENDRAME AndreaITA596
GAUTHERAT PierreFRA593
BERTHET ClémentFRA510
ARMIRAIL BrunoFRA366.1
DEWULF StanBEL346
TRONCHON BastienFRA306
PRODHOMME NicolasFRA250
LAFAY VictorFRA235
TOUZÉ DamienFRA179
WARBASSE LarryUSA165

Miglior Momento

Nonostante siano stati numerosi i successi della formazione transalpina il premio del miglior momento se lo aggiudica Ben O’Connor per la sua vittoria a Yunquera nella sesta tappa della Vuelta a España. Una giornata all’attacco resa ancora più epica da un assolo conclusivo di oltre 27 chilometri ha permesso all’australiano di conquistare tappa e maglia e lo ha proiettato in un’altra dimensione per tutto il resto del Grande Giro iberico. La lunga lotta di O’Connor contro la lenta, ma inesorabile, rimonta di Primož Roglič ha appassionato per tutte le restanti 15 tappe fino a Madrid, e il secondo posto in classifica (senza dimenticare il quarto al Giro e l’argento Mondiale) impreziosisce ancora di più quella che è stata una stagione da ricordare per l’australiano.


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